sabato 18 febbraio 2012

La lettera di Snout al Rettore dell'Università di Firenze (febbraio 2011)

Come ben sa chi ha seguito gli ultimi sviluppi della vicenda Ruggiero (I "dissidenti" e l'AIDS: ovvero la triste realtà dei fatti!Contro GcMAF e Ruggiero, parla la medicina ufficialeI malati di HIV e lo yoghurt del professor Marco Ruggiero), esiste un blog, che analizza con grande attenzione molte delle malefatte dei negazionisti.
Il blogger che lo gestisce - Snout - giusto un anno fa, ha mandato al Rettore dell’Università di Firenze una lettera su Ruggiero e sul modo in cui costui cura le tesi di laurea e di dottorato dei suoi studenti.
Questa lettera è così bella e piena di intelligenza, che è utile tradurla e postarla anche in italiano, non solo per il suo stile – che è letterariamente colto e ironico; non solo, inoltre, perché ci spiega benissimo chi è Marco Ruggiero e che cosa faceva, prima ancora di organizzare i suoi "Magic Yoghurt Dinner" con malati di HIV; ma anche perché purtroppo in Italia non ha avuto la diffusione che merita ed è giunta l'ora di fare ammenda, dedicandole un post tutto suo, nello stesso periodo in cui raccontiamo gli sviluppi della medesima, avvilente storia, di un Rattenfänger von Hameln che specula sulle paure di persone malate, nell'indifferenza (se non complice acquiescenza) dell'Istituzione che squalifica e disonora in giro per il mondo.
C'è poi da aggiungere che questa bella lettera ci dice qualcosa di molto utile e interessante anche sul Magnifico Rettore dell'Università di Firenze.
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Venerdì, 11 febbraio 2011



LETTERA APERTA AL PROFESSOR ALBERTO TESI, Rettore dell’Università di Firenze, Italia

Prof. Alberto Tesi
Magnifico Rettore
Università degli Studi di Firenze
Piazza San Marco, 4
50121 – FIRENZE
ITALY

Egregio Professor Tesi,
Le scrivo per esprimere la mia più profonda ammirazione per la coraggiosa posizione presa dalla sua Università nella difesa delle imprese accademiche e del livello di insegnamento dei vostri Molto Competenti, nonché Illustri Scienziati e Ricercatori, Professor Marco Ruggiero e Professoressa Stefania Pacini, di cui ha raccontato di recente la giornalista medico-scientifica-umanistica, vincitrice di molti premi in America, Celia Farber.



Mi è particolarmente gradito notare che, grazie ai loro sforzi e agli sforzi dei loro amici della comunità internazionale dei negazionisti dell’AIDS, la tradizionale e culturalmente sempre viva Arte del Plagio viene promossa e sostenuta con tanta energia e si direbbe insegnata attivamente presso la vostra Università, apparentemente anche – stando all’articolo della Signora Farber – con il suo personale, aperto sostegno.
Per troppo tempo la nobile disciplina di copiare-e-incollare il lavoro altrui e spacciarlo per proprio è stata disincentivata, malvista ed invero crudelmente perseguitata entro i cosiddetti circoli accademici. E mentre Internet, all’inizio, si è rivelata un vantaggio per i praticanti mondiali del Plagio, con il recente sviluppo di un software anti-plagio, è sorto il problema che possa presto diventare un’Arte morente nelle scuole, nei licei e nelle università, dove un tempo fioriva.
È dunque un piacere leggere in Internet la tesi di laurea pubblicata sulla teoria negazionista dell’AIDS da parte di due vostri studenti – i cui relatori sono stati i Molto Competenti, nonché Illustri Scienziati e Ricercatori, Professor Ruggiero e Professoressa Pacini, insieme al Professor Vincenzo Crupi, della Facoltà di Medicina e Chirurgia, e al Dottor Henry H. Bauer, professore emerito presso il Virginia Polytechnic Institute and State University, USA.


Queste opere scientifiche sono state rese disponibili e sono state ampiamente promosse per molti mesi in Rete, quali risplendenti esempi dell’ottimo lavoro fatto dagli studenti presso la vostra Università, anche nel sito personale del Professor Ruggiero e nei siti dei suoi numerosi amici della comunità negazionista.
Veda per esempio le note fatte il 13 luglio 2010 e il 21 ottobre 2010 nel sito del Molto Competente, nonché Illustre Scienziato e Ricercatore David Crowe, Presidente del think-tank scientifico internazionale Rethinking AIDS (nel cui Comitato scientifico il Professor Ruggiero ha recentemente ricevuto l’onore di essere ammesso).



“13 luglio –Nuove intuizioni sul ruolo dell’HIV nell’eziologia e nella patogenesi dell’AIDS
Università di Firenze: [Presentato il 14 luglio 2010, presso l’Università di Firenze, per la discussione di una tesi di laurea] “Nella prima parte di questa tesi, analizzo le ipotesi correnti sull’eziologia e la patogenesi dell’AIDS, utilizzando l’approccio analitico decostruzionista di Jacques Derrida; cioè ho attuato delle letture attente, sensibili, eppure “trasformative” dei testi scientifici sull’HIV e l’AIDS, al fine di determinare quali aspetti di questi testi si trovino in contrasto con la loro apparente sistematicità (unità strutturale) o con il senso inteso (genesi autoriale) … etc.”

 “21/10/2010 –I retrovirus endogeni quali fattori confondenti nella patogenesi dell’AIDS
“È stata discussa con alta votazione il 20 ottobre 2010 presso l’Università di Firenze una nuova tesi di laurea, che studia la questione dei retrovirus endogeni umani in segni e sintomi generalmente interpretati come provenienti da un virus esogeno – l’HIV”.
… o dal sito del Ricercatore, Studioso di Umanità e Farmacologo Autodidatta Clark Baker:

… oppure dal sito web, molto letto e influente, dell’eminente accademico americano, Professor Henry Bauer, un Molto Competente, nonché Illustre Scienziato e Ricercatore, così brillante che non ha certo bisogno di alcuna presentazione:



Postato da Henry Bauer il 21/10/2010
“Che l’HIV non causi l’AIDS viene dimostrato ancora una volta, ora in una tesi di dottorato, ‘Endogenous retroviruses as confounding factors in the pathogenesis of AIDS’, i cui relatori sono la Dr. Stefania Pacini e il Dr. Marco Ruggiero. Il lavoro è appena stato discusso (ricevendo il massimo dei voti) presso l’Università di Firenze. È in inglese ed è stato reso disponibile al pubblico. La discussione è stata in italiano.

La revisione della letteratura esistente ricorda l’opinione di vecchia data di Montagnier, secondo cui il sistema immunitario contrasta l’HIV; un lavoro non pubblicato della Dr. Christl Meyer, che ipotizza che l’HIV sia un costrutto genetico del nostro sistema immunitario (MHC/HLA), che si è adattato in senso evolutivo ed è in parte una variabile attiva, in parte ereditabile; la discussione di De Harven sui retrovirus endogeni umani quali fattori confondenti nella patogenesi dell’AIDS; e la DIMOSTRAZIONE DI YAMAMOTO CHE LA STIMOLAZIONE DEL SISTEMA IMMMUNITARIO PUÒ ERADICARE L’HIV…”

È particolarmente confortante notare che non c’è alcuna incertezza nel plagiare da parte di questi lavori di studenti dissidenti. Ogni testo consiste quasi interamente di passaggi copiati dalla Rete – per lo più da vari siti negazionisti, da articoli “scientifici” e di altro genere, da diapositive di lezioni scaricabili dal Web e perfino da wikipedia.
Qui trova la prima ventina di pagine della prima tesi, con il materiale copia-incollato sottolineato con colori diversi, a seconda della fonte originale: blu per wikipedia, rosso per Ruggiero, marrone per Crupi, verde per Bauer, viola per Duesberg, e così via:

E qui trova le prime pagine della seconda tesi, analogamente sottolineate. Noti che l’amplissima sezione rossa, che il Molto Competente, nonché Illustre Scienziato e Ricercatore professor Bauer ha descritto in termini entusiastici come “revisione della letteratura esistente” è copiata alla lettera (e senza che vi si interpoli alcun commento da parte della studentessa) da un articolo del Dr. Etienne De Harven, di recente pubblicato su un periodico scientifico americano di primo piano e molto rispettato: il Journal of American Physicians and Surgeons:

Come può vedere, entrambe le tesi di laurea sono quasi del tutto incontaminate da un qualsivoglia lavoro originale degli studenti e costituiscono due dei più raffinati e puri esempi dell’Arte del Plagio, quale viene insegnata nella sua Università. Bravo! L’Università dovrebbe essere orgogliosa di aver gratificato questi lavori negazionisti con i più alti onori, e di vederli distribuiti in modo tanto ampio in giro per il mondo in nome dell’Università stessa, quali esempi della qualità dell’insegnamento che ci si può attendere di trovare come standard dell’Università degli Studi di Firenze – grazie agli instancabili sforzi del Professor Ruggiero, del Professor Bauer, del Signor Crowe e dei loro amici.
È una gioia insperata notare degli sforzi indefessi quali quelli dimostrati da questi raffinati ed esemplari mentori e insegnanti di studenti non ancora laureati.
In genere, quando un accademico si trova a confrontarsi con l’evidenza del plagio nello scritto di uno studente, che fino a quel momento egli ha lodato e raccomandato, capisco che sia consuetudine negare con qualche imbarazzo di sapere qualcosa delle pubblicazioni originali da cui è stato tratto quanto è stato copiato. Il Professor Ruggiero, il Dottor Crupi e il Professor Bauer hanno evitato tale pusillanimità in modo che non può dare origine ad equivoci e si sono eretti giustamente orgogliosi delle competenze dei loro protégés nel Ctrl+C e Ctrl+V; anzi, hanno attivamente diffuso nel Web i frutti del loro lavoro.
In effetti, non hanno altra possibilità che riconoscere orgogliosamente il Plagio, dal momento che la maggior parte del materiale di ciascuna tesi è stata ampiamente rubata dai lavori da loro stessi pubblicati in precedenza e da altre ben note fonti negazioniste, fra cui gli articoli del Signor Crowe.
Naturalmente, si tratta di una pratica consolidata fra l’intelligencija negazionista.
Vorrei anche congratularmi con la sua Università per il suo coraggio nell'approvare e finanziare ufficialmente un corso, tenuto recentemente dal Professor Ruggiero, intitolato “Le basi chimiche dell’AIDS”, le cui diapositive sono gratuitamente offerte in dono presso il suo sito Web (cfr. “One chemical AIDS”, “Two chemical AIDS” … “Last chemical AIDS”, etc.).
Qui egli mette orgogliosamente in mostra il sostegno che l’Università ha dato al suo corso:

Come potrà notare passando in rassegna le diapositive


il contenuto del corso ha ben poco a che fare con il campo della chimica o della biologia cellulare, ma consiste invece in una ricostruzione della storia e dell’epidemiologia dell’HIV/AIDS incredibilmente coraggiosa e creativa, allo scopo di imprimere negli studenti la propria personale salda convinzione che l’HIV non sia la causa dell’AIDS. Si tratta di un esempio particolarmente ardito della qualità dell’insegnamento presso la sua Università, che deve essere pubblicizzato nel mondo, soprattutto perché è più che evidente dalle diapositive di questa lezione che né il Professor Ruggiero, né gli altri docenti che l’hanno affiancato, il Dottor Rasnick e il Dottor De Harven (entrambi ex presidenti di Rethinking AIDS) sono appesantiti, neppure di sfuggita, da una conoscenza dei metodi basilari dell’epidemiologia, o hanno la benché minima familiarità con la storia della malattia che è al centro del loro interesse. O, se è per questo, con la logica elementare, per come viene intesa convenzionalmente.
L’influenza enormemente positiva dell’insegnamento del Professor Ruggiero sui suoi giovani e diligenti studenti trova l’esempio migliore nelle sezioni “conclusive” di entrambe le tesi, che consistono in entrambi i casi in una trascrizione letterale delle diapositive 28-32 dell’ultima della serie delle sei lezioni del Professor Ruggiero.
Quale educatore non sarebbe entusiasta e felice davanti al lavoro di un suo allievo, che riproduce tanto fedelmente i suoi propri insegnamenti, soprattutto quando quelle opinioni rischiano di essere scortesemente definite come “profondamente ignoranti” e “intellettualmente disoneste” da parte di un mondo scientifico bigotto e meschino, e la loro promozione attiva e diretta da parte di scienziati e accademici presso persone a rischio di HIV/AIDS come “scandalosamente immorale” e “una grave minaccia per la salute pubblica”?


Come ho detto prima, quel che mi ha spinto a scriverle è stata la recente intervista pubblicata da Celia Farber, una giornalista medico-scientifica-umanistica, che ha vinto molti premi in America.
Da questa intervista risulta evidente che un certo cosiddetto “professore italiano di microbiologia oggi in pensione” ha avuto l’impudenza di scriverle, per attirare la sua attenzione sul Plagio orgogliosamente sostenuto dai professori Ruggiero, Pacini, Bauer, etc. e sul contenuto del loro insegnamento, così innovativo, creativo e originalissimo. Una traduzione in inglese della sua risposta, convincente e del tutto appropriata, a questo presunto “professore di microbiologia” è stata pubblicata interamente nell’articolo della Signora Farber, come le è stata inoltrata dal Professor Ruggiero:


Egregio Professor La Placa,
accuso ricevuta della sua lettera del 16 ottobre 2010 (registrata con n. 20.10.2010). Per quanto riguarda la sostanza della sua lettera, non posso far altro che ribadire che, come lei dovrebbe sapere, la libertà di insegnamento è inscritta nel corpus della nostra legislazione e si connette alla più ampia sfera della libertà di espressione e di comunicazione del pensiero, garantita dalla nostra Costituzione. Fra l’altro, tale libertà riguarda tutte le dimensioni della libera espressione culturale dell’insegnamento come professione, che si realizza all'interno delle leggi e delle regole che codificano la materia.
Cordialmente,
Prof. Alberto Tesi
Rettore dell’Università di Firenze


Desidero ringraziarla per aver rimesso al suo posto questo cafone di un “professore di microbiologia, ora in pensione”. Bravo!
Leggere la sua risposta mi ha fatto venire le lacrime agli occhi (quasi incredulo per la gratitudine), e la esorto a mantenersi saldo nel respingere qualsiasi pressione che una comunità piena di pregiudizi potrebbe tentare di rivolgerle accusandola, in quelle che potrebbero essere considerate istituzioni meno libere e meno illuminate, di “grave scorrettezza accademica”, o di “creare un grande imbarazzo pubblico”, o di “essere un completo demente”.
È stato anche rassicurante leggere che lei ritiene sia illegale per la Costituzione Italiana intervenire in casi di plagio e di insegnamenti palesemente squilibrati e incompetenti. Mi auguro soltanto che il resto del mondo possa un giorno beneficiare della stessa libertà dalla chiusura mentale e dalle restrizioni della condotta accademica di cui è possibile godere nella città di Galileo.

Con i miei più affettuosi auguri dall’altra parte del mondo, e nello spirito della più estesa sfera della libertà di espressione e comunicazione del pensiero, resa possibile da Internet al di là delle distanze
Per servirla,
Snout

P.S.  Come può vedere dalla sua lettera riprodotta nell’articolo della Signora Farber, è divenuto uso comune (negli interessi della trasparenza) pubblicare sistematicamente in Rete la corrispondenza su questioni come queste. Mi sono dunque preso la libertà di pubblicare questa lettera nel mio sito,
http://snoutworld.blogspot.com/

domenica 12 febbraio 2012

Italian HIVers’ call against denialist professor Marco Ruggiero’s yoghurt



February 8, 2012

Italian HIVers’ call against denialist professor Marco Ruggiero’s yoghurt



We are a group of citizens and patients, associated in the HIVforum.info, a forum for people infected by HIV and others concerned about HIV/AIDS, and we intend to bring to the media and international public opinion attention our uttermost concern for the inattentiveness of the University of Florence about the theories taught and the activities put in place by Marco Ruggiero, professor at the Department of Experimental Pathology and Oncology, regarding an issue of vital importance for us: that of HIV as the pathogenetic agent of AIDS.

Professor Ruggiero is internationally known as an advocate of the theory that denies that the Human Immunodeficiency Virus is the causative agent of the Acquired Immunodeficiency Syndrome.(1) He is also mentor of graduation dissertations on AIDS denialist theory (2); and recently, with Peter Duesberg and many other notorious denialists, he published a denialist paper in a peer reviewed journal of the University of Florence, the “Italian Journal of Anatomy and Embryology”. (3) In this paper, reasoning in a way that is considered as incorrect from the epidemiological standpoint  and is rejected by the most prestigious scientific journals (4), Ruggiero once more denies the link – from a long time definitively assessed, both in laboratory tests and in clinical practice – between HIV infection and AIDS.

Furthermore, this baseless theory is taught in a course at the University of Florence - “The revolution of immunotherapy: perspectives on cancer and AIDS cure” – where, according to the program, will be taught “the HIV role in AIDS pathogenesis; association but not causation”, and that clinical trials have led “to the eradication … of HIV infection” – a very harmful falsification of reality.(5)

We ask: what devastating effects such a false teaching can have on future physicians and their future patients?

Putting in exceptional danger both public health and the life of HIV positive people, professor Ruggiero asserts that antiretroviral drugs (to date the only drugs that have shown, on millions of patients, the ability to prevent disease’s evolution to AIDS, so saving millions of lives)  are the death for AIDS real cause.(6)

Moreover, as a result of his activities on Gc-MAF protein, professor Ruggiero contacts patients online (7),  and offers a yoghurt added up with Gc-MAF (denominated “MAF 3 14”)But the trials he uses to support this yoghurt appear to be limited in their sample size and anecdotic in their results (8), and he presents this yoghurt as an “immune system strengthener" (9),  able to empower human organism to the point that it will eradicate the virus, without any pharmacological support.

It is well known that pro- and prebiotics can have beneficial effects on gut mucosa harmed by HIV. But Ruggiero’s studies could not discriminate – in the only HIV positive patient in antiretroviral therapy who has taken the “yoghurt plus Gc-MAF” – if the absolutely minimal improvement of the immune function (a gain of 32 CD4+ T lymphocytes after two months of “treatment”) was due to the Gc-MAF protein, to the simple yoghurt, or to a casual fluctuation. In any case, Ruggiero denies that this apparent effect was due to the antiretroviral drugs taken from the patient.

Craziness of this last initiative was remarked by professor Claudia Balotta, distinguished clinician in the Sacco Hospital, Milan, whose contribution to the fight against HIV is proven by decades of activity. In the last October newsletter of the Anlaids association (10), professor Balotta raised the alarm, writing that “GcMAF is a substance … whose properties are only partly identified, [and] we have no proven evidence that it has a therapeutic effect either in the cure of cancer, or in the cure of HIV infection. It is correct, then, that scientists will evaluate this substance in controlled studies; but it is dangerous to encourage purchase and uncontrolled assumption”. She also emphasized the risk that “some patients could suspend antiretroviral therapy and buy at a very high price (100 /dose) a compound whose activity has not been demonstrated, consisting of a yoghurt putatively containing GcMAF (defined [by Ruggiero] ‘probiotic preparation putatively containing GcMAF’)”.

From other sources it is possible to learn that this deceitful “treatment” could cost up to $ 5.000  (almost 4.000) per patient.(11)

We believe in the fundamental role of freedom of research and teaching, which is safeguarded by Italian Constitution, art. 33. 
But we also believe that, in order not to discredit the value of academic freedom, it is imperative that scientific method will always be rigorously applied, and that it is mandatory to prevent damage to life and health of patients from whoever, misusing that freedom, spreads theories lacking any scientific evidence.

Our life shows the undeniable link between HIV infection and its progression to AIDS; our daily experience shows that antiretroviral drugs are the only means presently able to halt this progression and ensure survival and quality of life to patients: spreading false and misleading beliefs on this matter is malign; and nefarious is taking advantage of the fear that some patients have of the side effects of drugs to promote them “therapies” lacking any proven efficacy.

Therefore, we sent a letter to the Provost of the University of Florence, asking for an open dissociation of his Institution from this bad science and activities that we feel as deontologically criticizable.

The same call to protect patients from the theories and practices of professor Ruggiero we addressed to many academics of the same University, to the Italian infectious diseases experts, to the Istituto Superiore di Sanità, to the members of the Italian Commissione Nazionale AIDS, to the politicians of the Hygiene and Health Commission and the Parliamentary Inquiry Commission on Efficacy and Effectiveness of National Sanitary Service of the Italian Senate, and the Culture, Science and Education Commission of the House of Deputies, to the activist groups, to the media and to the leading web sites in Italy and abroad dedicated to the HIV infection.

Sure that you will agree with our concern , we ask you to give the widest possible circulation to our call, so that no other HIV positive patient will risk of falling victim to the false hopes promulgated by professor Ruggiero and decide to suspend antiretroviral therapies that – alone – keep us alive.

Thank you for your attention




(3) AIDS since 1984: No evidence for a new, viral epidemic not even in Africa, Vol. 116, n . 2: 73-92, 2011.
(8) See the poster presented at the 65th Congress of SIAI (Italian Society of Anatomy and Histology): http://hivskeptic.files.wordpress.com/2011/09/ruggieropresentazione-siai-2011.pdf.
(9) For example, see again the discussion in http://forums.questioningaids.com/showthread.php?t=7588.

giovedì 9 febbraio 2012

I malati di HIV e la grave preoccupazione per lo yoghurt del professor Marco Ruggiero



8 febbraio 2012

I malati di HIV e la grave preoccupazione per lo yoghurt del professor Marco Ruggiero



Siamo un gruppo di cittadini e malati riuniti nel forum HIVforum.info, dedicato all’aiuto di chi è stato contagiato dal virus HIV, e desideriamo portare all’attenzione di organizzazioni, media e opinione pubblica italiani e internazionali la nostra estrema preoccupazione per la disattenzione con cui l’Università di Firenze appare affrontare le teorie insegnate e le attività poste in essere dal professor Marco Ruggiero, ordinario presso il Dipartimento di Patologia e Oncologia Sperimentali, su un tema per noi di vitale interesse: quello dell’HIV quale causa dell’AIDS.


Il professor Ruggiero è da tempo internazionalmente noto per il suo contributo alle tesi “negazioniste” (1), supportando in congressi, pubblicazioni e interventi pubblici la teoria -smentita da trent’anni di evidenze scientifiche- che nega che il virus dell’immunodeficienza umana sia l’agente causale della sindrome da immunodeficienza acquisita; lo stesso è relatore presso tale Università di tesi di laurea negazioniste (2) ed è oggi cofirmatario di un articolo negazionista pubblicato dalla rivista “Italian Journal of Anatomy and Embryology” (3) -della stessa Unversità- in cui, con un procedimento che riteniamo scientificamente scorretto dal punto epidemiologico e respinto dalle più prestigiose riviste scientifiche (4), si nega ancora una volta il legame, da tempo definitivamente accertato sia in studi di laboratorio sia nella pratica clinica, tra l’infezione da HIV e l’AIDS.


Tale infondata teoria è insegnata anche all’interno dell’Università di Firenze (laurea in Scienze Biologiche) nel corso “La rivoluzione dell’immunoterapia: le prospettive per la cura del cancro e dell’AIDS”, nel cui programma è possibile leggere tra l’altro che s’insegnerà sul “ruolo del virus HIV nella patogenesi dell’AIDS; associazione ma non causalità” e che sperimentazioni cliniche avrebbero condotto “all’eradicazione… dell’infezione da HIV”, notizia non casualmente ignota a tutta la comunità scientifica: si tratta, infatti, di una gravissima falsificazione della realtà dei fatti. (5)


Noi chiediamo: quali effetti devastanti possono avere tali falsi insegnamenti sui futuri medici e sui loro pazienti?


Con gravissimi rischi per la salute pubblica e la vita dei malati, il professor Ruggiero sostiene che i farmaci antiretrovirali (gli unici che abbiano finora dimostrato, su milioni di pazienti, la capacità di impedire l’evoluzione della malattia e il suo decorso in AIDS, salvando così milioni di vite) siano la reale causa della morte per AIDS. (6)


Così, a seguito dei suoi lavori sulla proteina Gc-MAF, il professor Ruggiero contatta in Rete pazienti (7), cui propone uno yoghurt addizionato di Gc-MAF, che definisce “MAF 3 14”, sul quale ha portato osservazioni limitate nel campione e nella durata e aneddotiche nei risultati (8), presentandolo come “rafforzatore del sistema immunitario” (9), che dovrebbe essere in grado di consentire all’organismo di avere ragione del virus senza l’uso dei farmaci antiretrovirali.


È ben noto da anni che l’uso di pro- e prebiotici può avere effetti benefici sulla permeabilità della mucosa gastrointestinale danneggiata dall’HIV, ma gli studi presentati da Ruggiero non sono in grado di discriminare -nell’unico paziente sieropositivo, per di più in terapia antiretrovirale, che ha assunto lo yoghurt addizionato di Gc-MAF- se il modestissimo miglioramento della funzione immunitaria (un aumento di soli 32 linfociti T CD4+) dopo due mesi di questo “trattamento” sia dovuto alla proteina Gc-MAF, al semplice yoghurt, oppure -come sovente accade- si tratti di una fluttuazione casuale dei valori. Egli comunque nega che questo sia un beneficio apportato dagli antiretrovirali presi dal paziente.


La pericolosità di quest’ultima iniziativa, non è sfuggita alla professoressa Claudia Balotta, notissimo clinico dell’Ospedale Sacco di Milano il cui contributo alla lotta contro l’HIV è testimoniato da decenni di attività specifica, che sulla newsletter dell’associazione Anlaids dello scorso ottobre (10) ha lanciato l’allarme, scrivendo tra l’altro che il “GcMAF è una sostanza… le cui proprietà sono state solo in parte identificate, non abbiamo alcuna evidenza provata che abbia un effetto terapeutico né per la cura dei tumori né nell’infezione da HIV. È legittimo, di conseguenza, che i ricercatori la valutino in studi controllati ma è molto pericoloso che se ne incoraggi l’acquisto e l’uso personale incontrollato”. La stessa professoressa rileva il rischio che “un certo numero di pazienti interrompano la terapia antiretrovirale e acquistino ad alto prezzo (€ 100 per dose, più spedizione) un composto la cui attività non è dimostrata, che consiste in uno yogurt putativamente contenente GcMAF (da loro definito probiotic preparation putatively containing GcMAF)”.


Altre fonti consentono addirittura di determinare come questo illusorio “trattamento” possa costare fino a 5.000 US$ (quindi quasi 4.000 €) a paziente. (11)


Nella convinzione del ruolo fondamentale della libertà di ricerca e di insegnamento, che trova addirittura protezione nell’articolo 33 della Costituzione della Repubblica, crediamo che, proprio per non svilire l’importanza della libertà accademica, sia necessario che il metodo scientifico trovi sempre rigorosa applicazione e che, a maggior ragione, l’Istituzione universitaria protegga il proprio prestigio e la qualità della formazione offerta contro teorie prive di fondamento scientifico e che minacciano la vita e la salute dei pazienti.


Abbiamo pertanto scritto al Rettore dell’Università di Firenze, chiedendogli di dissociare pubblicamente e nella maniera più netta l’Istituzione da lui guidata da questa cattiva scienza e da condotte che ci paiono anche deontologicamente criticabili E gli abbiamo rivolto lo stesso appello che ora Vi rivolgiamo, a difendere in ogni modo possibile i malati dalle teorie e dalle pratiche del professor Ruggiero, a molti docenti della medesima università, ai medici infettivologi, all’Istituto Superiore di Sanità, ai membri della Commissione Nazionale AIDS, ai politici della Commissione Igiene e Sanità e della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale del Senato della Repubblica e della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, alle associazioni dedicate all’HIV/AIDS, agli organi di stampa e ai principali siti italiani ed esteri dedicati all’infezione da HIV.


Certi che la nostra preoccupazione troverà in Voi risonanza, Vi preghiamo di dare la massima diffusione possibile al nostro appello, affinché più nessun paziente rischi di cadere vittima delle false speranze propagandate dal professor Ruggiero e decida di sospendere le terapie antiretrovirali che -sole- ci tengono in vita.


Grazie per l’attenzione,




(3) AIDS since 1984: No evidence for a new, viral epidemic not even in Africa, Vol. 116, n . 2: 73-92, 2011.
(8) Si veda il poster presentato al 65° Congresso della Società Italiana di Anatomia e Istologia: http://hivskeptic.files.wordpress.com/2011/09/ruggieropresentazione-siai-2011.pdf.
(9) Per esempio, si veda ancora la discussione in http://forums.questioningaids.com/showthread.php?t=7588.